Storie a strisce

MALTESE E PRATT:
TRA STORIA E INNOVAZIONE

di Sergio Rossi

Una mostra sulla nascita del leggendario marinaio e un nuovo romanzo a lui dedicato rivelano l’attualità del personaggio e del suo indimenticabile creatore

Forse non tutti sanno che Corto Maltese è nato a Genova. Alla fine degli anni Sessanta, l’imprenditore Florenzo Ivaldi convinse Hugo Pratt a trasferirsi a Genova per dirigere una nuova rivista di fumetti chiamata “Sgt. Kirk” – come il personaggio western (il sergente Kirk appunto) creato nel 1953 dallo stesso Pratt e dallo scrittore argentino Héctor Germán Oesterheld –, dove avrebbe potuto pubblicare tutte le sue storie, sia quelle passate, sia quelle inedite che avrebbe realizzato. Pratt accettò subito. Era tornato in Italia nel 1962, dopo tredici anni di permanenza in Argentina nei quali si era affermato come un maestro del fumetto, ma l’impatto che ebbe con l’editoria del nostro paese non stava andando affatto bene: non riusciva ad adattarsi agli intensi ritmi milanesi del settimanale “Corriere dei ragazzi”, e neppure a trovare il periodico giusto per le storie che aveva in mente. Infine, ormai quasi quarantenne (era nato nel 1927), aveva una famiglia da mantenere. La generosa proposta di Ivaldi arrivò al momento giusto, e così nel luglio 1967 uscì il primo numero di “Sgt. Kirk” dove, insieme ad altre storie, c’erano anche le prime pagine di Una ballata del mare salato, il romanzo a fumetti che introduce il personaggio di Corto Maltese.

La mostra Hugo Pratt. Da Genova ai Mari del Sud (Genova, Palazzo ducale, fino al 20 marzo 2022) – un viaggio tra arte e realtà lungo cinquant’anni – non solo ricorda questa nascita straordinaria (addirittura il catalogo è impaginato come fosse un nuovo numero della rivista “Sgt. Kirk”), ma anche il sottile confine che separa le storie di Corto Maltese dalla biografia del suo creatore. Frammenti di entrambe si ritrovano infatti in tutte le altre opere create dallo stesso Pratt, anche quelle precedenti al fatidico 1967: per esempio, scopriamo un personaggio di nome Corto nelle storie western di Sergente Kirk (pubblicate per la prima volta nel 1953), mentre richiami alla vita di Anne Frognier, seconda moglie di Pratt, e di quest’ultimo sono presenti nei giovani protagonisti di Anna nella giungla (1959), dove compare pure nell’avventuriero Luca Zane una specie di prototipo del marinaio maltese. Ma questi sono solo alcuni dei collegamenti che si possono trovare passando in rassegna le opere in mostra che comprendono bellissime tavole a fumetti, acquerelli, copertine, illustrazioni, testimonianze e fotografie dell’autore sui luoghi delle vicende narrate nelle sue storie ormai assurte a classici della narrativa, non solo a fumetti. Emblematica è poi una foto di Elisabetta Catalano, dove il volto di Pratt si sovrappone perfettamente a quello di Corto Maltese.

Contemporaneamente alla mostra è uscito in libreria Oceano nero (Cong 2021), il nuovo romanzo a fumetti dedicato al personaggio prattiano, realizzato dai francesi Martin Quenehen (testi) e Bastien Vivès (disegni). Rispetto alle precedenti storie sul leggendario marinaio, firmate dagli spagnoli Juan Díaz Canales e Ruben Pellejero, raccolte nel cofanetto La nuova rotta (Rizzoli Lizard 2019) e ambientate all’inizio del XX secolo, stavolta l’azione si svolge nel 2001, pochi giorni prima dell’attentato alle Torri gemelle, in un’intricata trama che coinvolge i servizi segreti giapponesi, gruppi di ambientalisti che solcano l’oceano Pacifico per fermare la pesca intensiva, misteriose sette che tramano colpi di stato e tesori nascosti nella moschea di Cordova.

La scrittura di Quenehen mantiene un’alta tensione narrativa sia nelle scene d’azione sia nei momenti introspettivi, e propone una personale lettura del personaggio evitando così un’impossibile imitazione della scrittura di Pratt. Straordinaria è l’interpretazione grafica di Corto Maltese di Bastien Vivès, “enfant prodige” del fumetto europeo con i romanzi Il gusto del cloro (Coconino Press) e Polina (Bao Publishing): per ammissione dello stesso disegnatore, al personaggio è stata infatti tolta «un bel po’ di mascolinità», con il risultato di mostrarci un Corto più giovane, meno segnato in viso e con i tratti più morbidi dell’originale, ma sempre con lo stesso sguardo sul mondo un po’ disincantato, un po’ ironico, che mantiene la giusta distanza da cose e persone. Eccezionale è poi il segno di Vivès che rende suggestive le tante e diverse ambientazioni con una composizione grafica basata su un sapiente gioco di bianchi, neri e grigi.

In definitiva, ci preme sottolineare l’importanza della mostra genovese, accompagnata da un prezioso catalogo per scoprire la nascita di Corto Maltese e l’immensa statura autoriale di Hugo Pratt, e una nuova storia che dimostra come l’intramontabile personaggio continui a raccontare il tempo in cui viviamo.


▶ Martin Quenehen, Bastien
Vivès, Corto Maletese. Oceano
nero (dall’opera di Hugo Pratt),
168 pagine in b/n, € 19,50,
Cong, Grandvaux (Svizzera) 2021.

▶  Hugo Pratt
Aspettando Corto,
192 pagine, € 17,
Rizzoli, Segrate (Milano) 2020.

▶  Thierry Thomas
La vita è un segno: storia di Hugo
Pratt e delle avventure,
192 pagine, € 17,
Rizzoli Lizard, Segrate (Milano)
2020.

Hugo Pratt. Da Genova ai Mari del Sud

a cura di Patrizia Zanotti
Genova, Palazzo ducale
fino al 20 marzo 2022
catalogo Cong (edizione spegiale di “Sgt. Kirk”, n. 63)
www.palazzoducale.genova.it

ART E DOSSIER N. 393
ART E DOSSIER N. 393
DICEMBRE 2021
In questo numero: INIZIATORI (COMPRESI E INCOMPRESI: Savoldo veneziano; Faruffini rivoluzionario dolente; La copertina che inventò il progressive rock. IN MOSTRA: Koons e Saville a Firenze; Parr a Torino e a Roma; Sironi a Milano; Goya a Basilea. NELLE MANI DELLA MAFIA: Capolavori scomparsi.Direttore: Claudio Pescio