Storie a strisce

LA LINEA D’OMBRA
DI UNA GENERAZIONE

di Sergio Rossi

Un volume per non dimenticare cosa è successo durante il G8 a luglio del 2001: Nessun rimorso, realizzato da alcuni tra i migliori fumettisti italiani

Ogni generazione ha luoghi e date che hanno segnato il passaggio della linea d’ombra della maturità.

Per chi oggi è tra i quaranta e i cinquant’anni, luogo e data sono Genova, 20 luglio 2001. Quel giorno centri sociali, Ong, sindacati, attivisti di sinistra, cattolici e ambientalisti erano scesi in piazza a manifestare contro il G8, l’aumento delle disuguaglianze sociali, la devastazione ambientale, il peso delle multinazionali nella società. I manifestanti furono caricati illegalmente e con violenza dalle forze dell’ordine in scontri che culminarono con l’uccisione di Carlo Giuliani da parte del carabiniere Mario Placanica. Quella stessa notte, polizia e carabinieri fecero un’irruzione in modalità “macelleria messicana” alla scuola Diaz, edificio che il Comune di Genova aveva riservato ai manifestanti per dormire. Il confine con la tortura venne oltrepassato nei successivi interrogatori nella caserma di Bolzaneto. I fatti di Genova hanno creato una frattura politico-generazionale che continua ad allargarsi ancora oggi, e una valanga di processi, molti anche a livello internazionale, ancora da concludere. Per questo, nel 2004 è nato il collettivo Supporto legale: per aiutare dal punto di vista giuridico e finanziario le persone sotto processo. E proprio per raccogliere fondi e mantenere viva la memoria dell’accaduto, negli ultimi venti anni parecchi fumettisti hanno organizzato manifestazioni, mostre, antologie collettive. Molti di questi interventi si ritrovano oggi raccontati nel volume Nessun rimorso. Genova 2001-2021 (Coconino Press - Fandango), che raccoglie noti contributi di più autori insieme a molti inediti realizzati per l’occasione.

Ieri come oggi, svariati lettori hanno criticato aspramente questi contributi perché, a loro avviso, una storia a fumetti non deve riflettere le idee politiche di chi la realizza. Il che è paradossale, oltre che antistorico. Paradossale perché ogni artista mette nelle sue opere, quali che siano, la propria visione del mondo. Antistorico perché basta sfogliare, per esempio, una rivista come “Linus” ma anche “Dylan Dog” per rendersi conto della quantità di autori che hanno espresso la loro opinione, spesso anche senza filtri, su fatti e uomini politici della loro epoca. Il problema semmai è quanto questa presa di posizione rischi di creare storie a tema e poco interessanti. Inoltre, utilizzare fatti e personaggi di un’epoca, dando per scontato che siano conosciuti da tutti, può dare come risultato storie che poi risultano incomprensibili per futuri fruitori che non abbiano gli stessi punti di riferimento: è il destino di molta satira politica che ha spesso una breve data di scadenza. Allo stesso modo, la troppo poca distanza tra gli autori e gli argomenti narrati rischia di generare racconti didascalici e poco appassionanti dal punto di vista narrativo. Sono due trappole in cui cadono la maggior parte delle vicende di questo volume, pur raffigurate e descritte da alcuni dei migliori fumettisti italiani. Anche Zerocalcare, l’autore più presente del volume con molto materiale inedito, non riesce a trasformare l’esperienza personale in una narrazione compiuta, come invece aveva fatto con il reportage da Kobanê (Siria).

Ci sono comunque delle belle eccezioni. Maicol & Mirco (al secolo Michael Ronchetti) crea una storia avvincente e dolorosa che, con il suo grafismo volutamente infantile, mostra il dramma di chi vive da vent’anni i fatti di Genova con risentimento e vergogna: risentimento per la sconfitta delle proprie idee che miravano alla nascita di una società migliore, vergogna per essere sopravvissuti nella stessa società che si sarebbe voluto cambiare. Rita Petruccioli, all’epoca diciannovenne, racconta la sua scoperta dei fatti di Genova: a tavola, insieme ai genitori. Roberto Grossi narra l’involuzione sociale degli ultimi vent’anni in poche pagine, “mute” ed essenziali. Giuseppe Palumbo trasporta gli scontri di Genova in una realtà metafisica, creando con la tecnica della mezzatinta una storia suggestiva e, per questo, ancora più incisiva. Nel complesso, Nessun rimorso ci ricorda che le realtà contestate durante il G8 (disuguaglianza sociale, devastazione ambientale, peso delle multinazionali) sono ancora attuali. La costruzione, quindi, di un mondo diverso è più che mai necessaria, oggi come vent’anni fa.


Tavola di Nessun rimorso. Genova 2001-2021, di autori vari, a cura del collettivo Supporto legale.

Autori vari
Nessun rimorso. Genova 2001-2021
a cura di Supporto legale
240 pagine b/n e colore, € 20
Coconino Press - Fandango, Roma-Bologna 2021.

ART E DOSSIER N. 391
ART E DOSSIER N. 391
OTTOBRE 2021
In questo numero: INCONTRI RAVVICINATI: Gli eleganti alieni di Giger. Visitatori da altri mondi nell'arte medievale. MUSEI RITROVATI: L'archeologico di Cividate Camuno. La casa di Ensor a Ostenda. IN MOSTRA:Cattelan a Milano; La collezione Rota a Lucca; Soutine e De Kooning a Parigi; Il ritratto ad Amsterdam; Venere a Mantova.Direttore: Claudio Pescio