Grandi mostre. 5
Giovan Battista Moroni ad Albino

IL PITTORE
DELLA REALTÀ

Proseguono le iniziative per celebrare il grande artista bergamasco, in occasione del cinquecentenario della nascita.

Enrico De Pascale

Dopo i trionfali successi delle mostre alla Royal Academy di Londra (2014) e alla Frick Collection di New York (2019), l’opera di Giovan Battista Moroni torna al centro della scena per il cinquecentesimo anniversario della nascita del grande pittore bergamasco (1520/1524-1579/1580). La sua città natale, Albino, in Val Seriana (Bergamo), festeggia l’importante appuntamento con un fitto programma di iniziative che rappresentano da un lato una appassionata testimonianza del legame tra l’artista e la terra in cui è nato e ha lungamente vissuto, dall’altro un’importante occasione per approfondire aspetti ancora poco noti della sua opera. Le esposizioni di Londra e New York, cui è da aggiungere la sensazionale operazione che nel 2015, dopo un secolo e mezzo, ha riportato temporaneamente a Bergamo (Accademia Carrara) il celebre Sarto della National Gallery di Londra, hanno contribuito a rilanciare il nome dell’artista e a consolidarne la caratura internazionale.

Tra i più importanti ritrattisti della sua epoca, ricercato fin dalla seconda metà del XIX secolo da collezionisti, storici dell’arte, “connoisseurs” e direttori di musei (suoi dipinti si conservano al Metropolitan di New York, alla National Gallery di Londra, al Kunsthistorisches di Vienna, all’Ermitage di San Pietroburgo, alla National Gallery di Washington, ecc.), Moroni è il riconosciuto padre della “pittura della realtà”, da quando Roberto Longhi lo pose al centro dell’indimenticabile rassegna I pittori della realtà in Lombardia (1953), allestita a Palazzo reale a Milano. 


Promosso dal Comune di Albino e organizzato da Promoserio, il progetto Moroni 500. Albino 1521-2021 è un percorso di conoscenza e valorizzazione dell’opera dell’artista attraverso esposizioni, convegni, conferenze, seminari, visite guidate, presentazioni di libri, concerti, appuntamenti enogastronomici, itinerari nel territorio. Da giugno 2021 alla primavera del 2022, enti e istituzioni, musei, fondazioni, chiese, scuole, università, associazioni del territorio sono impegnati in un ambizioso programma culturale per divulgare, approfondire e narrare l’universo moroniano in tutte le sue molteplici sfaccettature.

Tra le proposte più interessanti dei prossimi mesi, segnaliamo la mostra Giovan Battista Moroni. Ritorno ad Albino (dal 19 settembre al 28 novembre), presso la chiesa di San Bartolomeo di Albino, a cura di Simone Facchinetti e Paolo Plebani, in collaborazione con Accademia Carrara. Suddivisa in tre differenti sezioni – “Inizi” (opere giovanili), “Ritratti e personalità albinesi”, “Ricordi” (opere destinate alla devozione privata) – l’esposizione è composta da una selezione di lavori legati per ragioni diverse alla città natale del pittore.

Tra le iniziative più rimarchevoli e meritorie è da evidenziare l’imponente campagna di restauri che ha interessato numerose, importanti opere del maestro. Un’attivià in corso già da alcuni anni ma rinvigoritasi negli ultimi mesi, realizzata con il fondamentale sostegno della Fondazione Credito bergamasco.

Uno degli appuntamenti più attesi (15 ottobre 2021, ore 17.30, chiesa di San Giuliano, Albino) è la presentazione del Catalogo generale dell’opera di Giovan Battista Moroni (edizioni Officina Libraria), a cura di Simone Facchinetti, massimo studioso del pittore nonché co-curatore delle mostre di Londra e New York, oltre a quella “diffusa” di Bergamo del 2004-2005 (Giovan Battista Moroni. Lo sguardo sulla realtà 1560-1579), che ha rilanciato gli studi sul maestro albinese a venticinque anni dalla monografia e dalla memorabile esposizione (Bergamo 1979), curate da Mina Gregori.

Un Convegno internazionale di studi sull’opera di Moroni è in programma per il 2022 (luogo e data sono in via di definizione).

TRA LE INIZIATIVE PIÙ RIMARCHEVOLI E MERITEVOLI È DA EVIDENZIARE LA CAMPAGNA DI IMPORTANTI RESTAURI


Tra gli eventi appena conclusi merita una segnalazione Il Codice Moroni. Storytelling di un pittore del Rinascimento: luoghi, persone, cose che parlano di noi (Albino, chiesa di San Giuliano e chiesa di San Bartolomeo, a cura di Barbara Mazzoleni e Orietta Pinessi). Un racconto tra immagini, dipinti e oggetti di vita quotidiana che ha permesso di ripercorrere le vicende dell’artista e dell’uomo Moroni: la sua terra, i suoi scritti, il paesaggio, l’atelier, l’interesse per la moda, le immagini devozionali. Particolare interesse ha suscitato la Summer School, a cura di Fondazione arte della seta Lisio di Firenze, durante la quale i corsisti, guidati da docenti ed esperti nell’ambito della sartoria storica, hanno realizzato a grandezza naturale l’abito della cosiddetta Dama in rosso, dipinto di Moroni conservato alla National Gallery di Londra, notevole esempio della moda cinquecentesca lombarda.


Crocefisso con i santi Bernardino e Antonio da Padova (1575 circa), Albino (Bergamo), San Giuliano.

Polittico di san Giorgio (1575 circa), scomparto centrale con San Giorgio e la principessa, Fiorano al Serio (Bergamo), San Giorgio.

Ritratto di Bernardo Spini (1573-1575 circa), Bergamo, Accademia Carrara;


Ritratto di Pace Rivola Spini (1573-1575 circa), Bergamo, Accademia Carrara.

Moroni 500. Albino 1501-2021

Albino, (Bergamo), Val Seriana
fino ad aprile 2022
Informazioni e prenotazioni: telefono 035-704063, e-mail infopoint@valseriana.eu
www.valseriana.eu/moroni-500

ART E DOSSIER N. 390
ART E DOSSIER N. 390
SETTEMBRE 2021
In questo numero: SPERIMENTAZIONI: Gli smontaggi fotografici di Nino Migliori. NOVECENTO ITALIANO: Artiste e compagni. CONTRADDIZIONI MUSEALI: Humboldt Forum a Berlino. IN MOSTRA: Hirst a Roma; Impressionisti a Gallarate; Tempo barocco a Roma; Fede Galizia a Trento; Moroni ad Albino.Direttore: Claudio Pescio